sabato 26 settembre 2015

ANNA MANZITTI: LUCIANO BORZONE 1590-1645 - SAGEP 2015




ANNA MANZITTI
LUCIANO BORZONE 1590-1645
SAGEP 2015

La monografia di Luciano Borzone riporta l’attenzione su uno dei grandi interpreti del barocco genovese. Scorrendo i vari capitoli si scopre un pittore che amava tirar di scherma, suonare la tiorba, comporre versi, leggere con passione “sacre e profane historie”, estremamente duttile ai piaceri intellettuali, amico di Giovan Battista Marino e Gabriello Chiabrera, molto stimato da Orazio Gentileschi e Guido Reni e in contatto con alcuni dei più facoltosi committenti del tempo. L’opera pittorica è puntualmente indagata grazie a un ricco catalogo ragionato, che conta oltre un centinaio di dipinti e che specifica diversi punti fermi, indispensabili per ricostruire la sua personalità e l’evoluzione delle sue capacità. Esponente di un intenso naturalismo, Borzone si confronta con la lezione lombarda, in particolare trae ispirazione dalla conoscenza dell’opera procaccinesca, con le suggestioni di ascendenza vandyckiana e con sensibilità di matrice caravaggesca, seppur declinate con personalità e autonomia compositiva. Ne emerge la figura di un pittore capace di realizzare opere di gran qualità, di dipingere con appassionata trascrizione emotiva, facendosi narratore, per immagini, di iconografie erudite e colte, non sempre prescelte dalle arti visive.

Anna Manzitti è autrice di diversi contributi dedicati a svariati aspetti delle vicende pittoriche che hanno attraversato il primo Seicento, con particolare interesse per gli aspetti assimilabili ai tagli differenti che il caravaggismo ha assunto in area ligure. Dopo la laurea in Lettere Moderne con indirizzo storico-artistico presso l’Università degli Studi di Genova, ha conseguito nel 2005 presso lo stesso Ateneo la Specializzazione in Storia dell’Arte Medioevale e Moderna e nel 2009 il Dottorato in Storia delle Arti Visive presso l’Università degli Studi di Pisa. Oltre al costante impegno universitario, vanta prestigiose collaborazioni con Palazzo Ducale – Fondazione per la Cultura e con la Soprintendenza ai Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Liguria.