mercoledì 29 luglio 2015

GIANNI LODI: PESCI FUOR D'ACQUA - GALATA MUSEO DEL MARE, GENOVA




GIANNI LODI
PESCI FUOR D'ACQUA
Collages tridimensionali
a cura di Enrico Formica
Galata Museo del Mare
Calata De Mari, Porto antico - Genova
3/7/2015 - 6/9/2015

Legni e oggetti sottratti dal mare alla vita di tutti i giorni ritornano alla terra dopo lunghi viaggi fra i flutti. E raccontano storie di uomini e cose. Dal 3 luglio al 6 settembre 2015 alla Galleria delle Esposizioni del Galata Museo del mare di Genova, i pesci di grandi dimensioni che l’artista Gianni Lodi ha realizzato utilizzando legni e altri materiali approdati sulla spiaggia sotto la sua casa-studio di Framura sono i protagonisti della mostra "Pesci fuor d'acqua' curata da Enrico Formica.
“Dalla spiaggia sotto casa, dice Gianni Lodi, recupero le materie prime del mio fare arte: legni, ferri, corde, plastiche….Cerco la bellezza che sfugge al primo sguardo e lavoro su questa intuizione. Intervengo il meno possibile sui materiali: ne sfrutto forma e colore, li accosto, li sovrappongo per svelarne il potenziale espressivo e consegnarli, ricomposti, al colloquio con chi li osserva”.
"Le opere in mostra - sottolinea Formica - rimandano all’iconografia delle culture arcaiche, come del resto le altre serie che fanno parte della sua produzione: totem, bucrani, maschere cerimoniali, anatomie umane. Nel loro insieme, propongono un dialogo fra la ruvida energia dei legni consumati dal mare e l’ironia degli oggetti quotidiani usati fuori contesto. Quelli in mostra, sono pesci disperati ma bellicosi, che invitano a reagire in difesa di un ambiente costantemente violato".
"La grande installazione Naufragio, che chiude emblematicamente la mostra, è d’altra parte testimonianza drammatica e attuale di quanto avviene oggi nei nostri mari. Questi oggetti “rinati”, spiega ancora il curatore della mostra, emanano non casualmente un’energia selvaggia e ribelle: nella loro allegria grottesca e nella loro rabbia possiamo leggere un atto di accusa verso il consumismo e la relativa attitudine non solo a buttar via le cose, ma a disprezzare la povertà delle persone e la semplice bellezza della natura".