venerdì 31 ottobre 2014

PRE POST ALPHABET - MUSEO NITSCH, NAPOLI




PRE POST ALPHABET
Poesia Visuale a Napoli
Museo Nitsch
vico Lungo Pontecorvo 9 – Napoli
dal 31/10/2014 al 30/11/2014

L’esplorazione della produzione artistica più recente, ancora discussa, non del tutto sedimentata, la ricerca dell’arte sperimentale più avanzata e il sostegno alle pratiche, ai discorsi e alle narrazioni dell’arte contemporanea: è tutto questo Progetto XXI della Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee che, quest’anno, si arricchisce di una nuova collaborazione, con la Fondazione Morra/Museo Nitsch.
La scrittura visuale/La parola totale è un ampio programma di mostre e incontri, a cura di Giuseppe Morra, inaugurato lo scorso mese di settembre con la mostra di Henri Chopin e Arrigo Lora Totino. Introduzione alla poesia visuale: uno scenario internazionale, che proseguirà fino al 15 gennaio 2015, indagando la storia della poesia visuale fra Napoli, Genova, Milano, Firenze, Roma. Il progetto comprende una sezione riservata ai giovani artisti, PRE POST ALPHABET, a cura di Eva Fabbris e Gigiotto del Vecchio, concepita come avvicinamento tra le opere degli iniziatori e delle figure cardine della poesia visiva e il modo di operare di alcuni artisti di generazioni successive.

Venerdì 31 ottobre (ore 17:00, presso la sala conferenze del Museo Nitsch (vico Lungo Pontecorvo 9 – Napoli) si inaugura la seconda tappa di questo percorso: Poesia Visuale a Napoli (fino al 30 novembre) con Achille Bonito Oliva, Andrea Cortellessa, Lorenzo Mango, Angelo Trimarco che metteranno a fuoco, in particolare, questioni, temi e tensioni propri della poesia visiva o visuale in dibattito negli anni Sessanta, precisamente dal 1962 al 1967-8, a Napoli, declinandone i punti di vista e i pensieri che ne hanno ispirato i criteri e le scelte, nell’esigenza di porre al centro, visto che ancora si accosta e si confonde la poesia visiva con altre esperienze sostanzialmente a lei estranee, le originali identità linguistiche.
Alle ore 18:30 (Sala conferenze) presentazione del libro di Emilio Villa L’opera poetica a cura di Cecilia Bello Minciacchi, con un saggio di Aldo Tagliaferri che interverrà assieme alla curatrice e Andrea Cortellessa.
Alle ore 19:00, in Biblioteca: Le stanze, presentazione delle opere di Luciano Caruso, Luigi Castellano (LUCA), Stelio Maria Martini, Achille Bonito Oliva
In mostra, fra le altre, le opere:
- “Journal” (196) grande collage su tela (10m. X 2m.) di Luciano Caruso.
- “Contestazione di LUCA a: l’Europeo” (16 maggio1965),
- “Contestazione di LUCA a: l’Europeo” (15 gennaio 1967),
- 5 esercizi “immagini di un segno”, di Luca Castellano.
- i collage e i dattiloscritti originali che compongono il romanzo visivo “Neurosentimental” (1963) di Stelio Maria Martini.
- 5 mappe del 1965 serigrafate da ABLEO nel suo laboratorio nel dicembre del 1971, in 50 esemplari firmati ed autografati di Achille Bonito Oliva.
Alle ore 20:30 (sala conferenze). Spazio: PRE POST ALPHABET, a cura di Eva Fabbris, Lupo Borgonovo con il sound design di Marco Madia, presenta la performance Duets for Monkeys in cui l’energia comunicativa e sentimentale prevarica la dimensione verbale, freddamente tecnologica.

Sabato 1 novembre, ore 17:00 (sala conferenze)
Presentazione in anteprima del libro Post Scriptum, nel centenario della nascita di Emilio Villa, di Aldo Tagliaferri. Interverranno Andrea Cortellessa e Aldo Tagliaferri.
E alle ore 18:00, Le stanze, omaggio a Emilio Villa in occasione del centenario della sua nascita, a cura di Andrea Tomasetig
In mostra, fra gli altri, volumi e riviste di Emilio Villa come:
- Opere poetiche I. 1989
- 17 Variazioni su temi proposti per una pura ideologia del 1955, edizione di 104 esemplari con tre opere grafiche originali di Alberto Burri
- Omero, Odissea, del 1994, volume con firma autografa di E. Villa
- Rivista “Ex” n. 2 del 1964, n.3 del 1965, n. 5 del 1968
Infine, alle ore 21:00 (sala conferenze) per lo spazio PRE POST ALPHABET, a cura di Gigiotto del Vecchio, Marco Bruzzone, presenta la performance reads some Owes, che analizza e rivisita il linguaggio visivo e verbale contemporaneo.

La scrittura visuale/La parola totale è un evento esemplare perché salda rigore metodologico, originalità critica e capacità di coinvolgere il pubblico attraverso studi che analizzano le poetiche visuali dal punto di vista sia storico che delle ricerche artistiche di questi ultimi anni, per delinearne prospettive e sviluppi futuri. “Il senso della mostra, scandita lungo un ampio arco temporale e geografico, capace di riscrivere, agitandole, le stabili coordinate del tempo e dello spazio” – scrivono Giuseppe Morra e Loredana Troise – “non va rintracciato nelle singole opere, quanto nel gusto collettivo e universale delle possibilità espressive impiegate; intense e intessute di segni e linguaggi differenti, le parole/immagini confluiscono e si confondono tra desideri, interessi e passioni, prendono corpo e si distaccano dal testo classico e si fondono in un nuovo contesto, espandendo il proprio potere. La forza di questa impostazione risiede nella peculiarità di una pluralità di situazioni che raccontano l’eclettismo degli artisti della poesia visiva, le loro affascinanti personalità, la loro produzione di cui si avvertono, sottesi, tracce, suggestioni e fascini inediti. Il movimento della Scrittura Visuale, opponendosi alla massificazione culturale, ha attivato nel pubblico la capacità critica, nella reinvenzione e liberazione della parola scritta, di opporsi al conformismo che indugiava esclusivamente sulla parola o sul segno privo di significato”.