sabato 31 maggio 2014

DAN GRAHAM: TWO WAY MIRROR / HEDGE ARABESQUE - CASA ZEGNA, TRIVERO




DAN GRAHAM
TWO WAY MIRROR / HEDGE ARABESQUE
2014 - Installazione permanente
a cura di Andrea Zegna e Barbara Casavecchia
Casa e Fondazione Zegna
via Marconi 23 - Trivero
dal 31/5/2014 al 31/5/2014

All'Aperto
Un progetto d'arte contemporanea

Promosso dalla Fondazione Zegna, il progetto ALL’APERTO (a cura di Andrea Zegna e Barbara Casavecchia) nasce con l'intento di rendere più fruibile l'accesso all'arte contemporanea e ai suoi valori. Dal 2008 sviluppa nell’area attorno a Trivero una serie di opere permanenti realizzate “su misura” da autori di calibro internazionale, che si rivolgono alla collettività.
Per il debutto, Daniel Buren ha incorniciato le terrazze panoramiche del Lanificio Zegna con"Le banderuole colorate, lavoro in situ, 2007, Trivero": un arcobaleno di bandiere di sette tonalità diverse, che per effetto ottico sembrano fondersi in un unico colore. Nel 2009, Alberto Garutti ha mappato il territorio e ne ha coinvolto gli abitanti tramite un congegno inedito: i cani del paese. E’ nata così una serie di 12 panchine in cemento, collocate nelle diverse frazioni, significativamente intitolata: "Dedicato alle persone che sedendosi qui ne parleranno". Nel 2011, è stata la volta de "I Telepati" di Stefano Arienti, una "scultura da adoperare", composta da una rete di copertura Wi-Fi gratuita e dai gruppi di arcaiche “teste pensanti” in pietra che ne segnalano la presenza. A settembre 2012, Roman Signer ha inaugurato con un'affollata azione pirotecnica il suo "Horloge", una sorprendente “scultura-tempo” che scandisce il passaggio dei minuti senza ricorrere alle lancette. Una grande performance collettiva ha segnato anche l’opening del progetto di Marcello Maloberti "I baci più dolci del vino" (2013), un nuovo “giardino delle delizie” per la comunità.
L’edizione 2014 è affidata a Dan Graham. Con il suo “Two Way Mirror / Hedge Arabesque”, un grande padiglione in acciaio e vetro a riflessione differenziata collocato nella Conca dei Rododendri dell’Oasi Zegna, l’artista invita il pubblico ad attivare nuovi sguardi sul paesaggio.