martedì 26 novembre 2013

MARCELINE DESBORDES-VALMORE: AMORI - ELLIOT 2013

MARCELINE DESBORDES-VALMORE
AMORI
Elliot, 13/11/2013

Marceline Desbordes-Valmore, unica donna presente nell’antologia di Verlaine I poeti maledetti che ha segnato la poesia occidentale, è stata una poetessa capace di cantare l’amore e il disamore con lingua pura e tagliente. Il lirismo e l’aderenza alla realtà ne fanno una voce davvero inconfondibile e assai attuale. La sua “visione” e la sua “narrazione” d’amore sono inconfutabili. Se a questo aggiungiamo la vita, che sembra tirata fuori di peso da un romanzo di Balzac, suo grande ammiratore, riusciamo a intuire la potenza e l’importanza di Marceline Desbordes- Valmore. Ammirata nell’Ottocento da Dumas, Scribe, Eugène Sue, Baudelaire, Hugo, Niccolò Paganini, Sainte-Beuve, Nietzsche, fu amica di Balzac (che si ispirò a lei per La cugina Bette) e la sua fama trasbordò nel Novecento con gli apprezzamenti di Renée Vivien, Mallarmé, Colette, Cécile Sauvage. L’importanza di Marceline Desbordes-Valmore non fa che crescere col passare del tempo e ne è prova una superba biografia di Stefan Zweig che ne celebra il suo valore e il suo talento, capace – secondo Verlaine – di affondare il coltello nel “dolore” e nell’“estasi” con la grandezza di Saffo e la virulenza di santa Teresa d’Ávila.