martedì 14 maggio 2013

ARGENTI DI MARENGO - BROLETTO, ALESSANDRIA



ARGENTI DI MARENGO
Un tesoro nel tesoro
Broletto - Palatium Vetus
piazza Libertà 28 - Alessandria
dal 15/5/2013 al 31/7/2013

A circa un secolo dal rinvenimento (primavera 1928), dopo la pubblicazione di Goffredo Bendinelli (1937) e di numerosi contributi di illustri archeologi e storici dell’arte romana, una serie di eventi ha negli ultimi anni attirato nuovamente l’attenzione su un singolare complesso di argenti di età romana (II-III secolo d.C.), noto come “Tesoro di Marengo” e conservato nel Museo di Antichità di Torino, stimolando la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo Antichità Egizie ad elaborare, d’intesa con la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e la Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, un articolato progetto di studio, di analisi e di valorizzazione, con l’obiettivo di comprenderne più a fondo le caratteristiche e di far conoscere i risultati delle ricerche anche al di fuori della cerchia ristretta degli addetti ai lavori.
L’avvio delle iniziative ha coinciso con l’organizzazione del convegno Il tesoro di Marengo. Storie, misteri, ricerche e prospettive (Alessandria, 20 marzo 2010), promosso dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo Antichità Egizie e dalla Società di Storia Arte e Archeologia per le province di Alessandria e Asti, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria. Le storie, i misteri, le ricerche e le prospettive, che il titolo del convegno aveva posto all’attenzione dei diversi relatori, trovano ora nella pubblicazione degli atti (maggio 2013), finanziata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, una sede di condivisione con un più ampio pubblico di studiosi e cultori della materia.
Il rientro dei reperti dalla mostra L’età dell’equilibrio. Traiano Adriano Antonino Pio Marco Aurelio (Roma, 4 ottobre 2012 - 5 maggio 2013) ha fornito l’occasione di acconsentire alla richiesta di esporre gli argenti in una mostra temporanea in Alessandria, venendo incontro ad un desiderio da decenni manifestato dalle istituzioni e dalle associazioni culturali cittadine, nella convinzione che fosse importante condividere anche con la Città, che all’epoca si era mostrata distratta e disinteressata alle vicende del rinvenimento e della collocazione museale del Tesoro, lo stato attuale degli studi e le nuove prospettive di ricerca.