sabato 28 luglio 2012

FORTE PIANO: LE FORME DEL SUONO - AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA, ROMA



FORTE PIANO
LE FORME DEL SUONO
2a parte
a cura di Achille Bonito Oliva
curatori esecutivi Anna Cestelli Guidi / Gianluca Ranzi
consulenza acustica Giancarlo Valletta
Auditorium Parco della Musica
viale Pietro de Coubertin, 10 - Roma
dal 19/7/2012 al 31/10/2012

Fondazione Musica per Roma in collaborazione con RAM - radioartemobile, Roma, Ronald Feldman Gallery New York, Galerie Mario Mazzoli Art & Music Gallery Berlin, Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Artisti invitati: Mario Airò – Enrico Serotti, Serge Baghdassarians – Boris Baltschun, Gianfranco Baruchello, Elisabetta Benassi, Joseph Beuys, Bianco e Valente, Marcel Broodthaers, Giuseppe Chiari, Henry Chopin, Philip Corner, Alvin Curran, Agostino di Scipio, Lara Favaretto, Francesco Fonassi, Alberto Garutti, Boris Hegenbart, Karl Holmqvist, Milan Knizak, - “Revolution per minute (The Art Record)” progetto di gruppo prodotto da Jeff Gordon e Ronald Feldman con: Vincenzo Agnetti, Eleanor Antin, Ida Applebroog, Conrad Atkinson, Joseph Beuys, Chris Burden, Douglas Davis, Jud Fine, Terry Fox, R. Buckminster Fuller, Helen Mayer Harrison & Newton Harrison, Margaret Harrison, Komar & Melamid, Piotr Kowalski/William Burroughs, Les Levine, Edwin Schlossberg, Thomas Shannon, Todd Siler, David Smyth -, Hannah Wilke, Christina Kubisch, Brandon LaBelle, Via Lewandowsky, Daniele Lombardi, Giuliano Lombardo, Robin Minard, Phil Niblock, Yoko Ono, Roberto Paci Dalò, Ben Patterson, Alfredo Pirri, Michelangelo Pistoletto, Lucia Ronchetti, Mimmo Rotella, Mario Schifano, Samon Takahashi, Stefano Trevisi, Nico Vascellari, Mario Verandi, Stephen Vitiello, Luca Vitone, ZimmerFrei

Le opere di 80 artisti internazionali - forme sonore musicali, verbali, rumoreggianti, - disseminate in tutti gli spazi - interni ed esterni, pubblici e segreti, umili e nobili - del Parco della Musica
Secondo tempo della mostra Forte Piano: le forme del suono, curata da Achille Bonito Olivo. La mostra presenta l’originale ricerca di artisti internazionali di diverse generazioni che hanno lavorato e lavorano sulla smaterializzazione dell’opera, approdando a inedite forme di sonoro. Le opere saranno disseminate negli spazi interni ed esterni dell’Auditorium: foyer, corridoi, bar, ristoranti, sale di concerto, sale di registrazione, toilette, scale, spazi di passaggio, biglietteria. In tal modo la fruizione della mostra avverrà attraverso la ricerca sonora dell’opera invisibile che a sua volta intercetterà l’attenzione anche imprevista dello spettatore. Da John Cage e dalle Neo-avanguardie fino a un panorama sugli artisti d’oggi, le opere sonore introducono un’attesa e una sospensione delle difese che colgono lo spettatore di sorpresa, circondandolo da ogni parte e aggirando così l’invalicabile frontalità delle cose. Attraverso la vaporizzazione di ogni forma visiva gli artisti coinvolti capovolgono l’affermazione di Paul Klee “L’arte rende visibile l’invisibile”. Il risultato di tale operazione sviluppa un nuovo tipo di contemplazione aperta ad esperienze polisensoriali e integrazione nell’architettura dei luoghi. In tal modo diventa anche una descrizione visiva di tutti i luoghi architettonici dell’Auditorium progettato da Renzo Piano.