lunedì 11 giugno 2012

CS_COLLEZIONE SISTEMICA - GAM TORINO




CS_COLLEZIONE SISTEMICA
GAM Torino
Via Magenta 31 - Torino
dal 12/6/ al 31/7/2011

Intitolato CS_ Collezione Sistemica e strutturato in interazione dinamica tra le diverse componenti del mondo dell’arte contemporanea - in questo caso il pubblico, gli artisti, i collezionisti e il museo – il progetto di Andrea Caretto e Raffaella Spagna è volto ad avviare un’ipotesi di riflessione critica sul sistema dell’arte e sul suo funzionamento in termini di relazione sistemica tra tutte le parti.
Cuore del quinto e ultimo appuntamento di Vitrine – Con gli occhi chiusi e è un processo di relazione e scambio tra il pubblico della GAM e una collezione di opere d’arte di diversi artisti contemporanei organizzata e presentata da Caretto e Spagna.
Le opere, esposte e conservate in un’apposita struttura in legno realizzata per l’occasione, costituiscono il nucleo crescente di una collezione privata di proprietà di Caretto e Spagna, che nasce con l’intento di stimolare un’interazione con il pubblico mediante testimonianza artistiche di diversa natura e sensibilità. Tra media e pratiche differenti tra loro, i lavori della collezione sono tutti accomunati dalla loro essere condensazioni di forze e processualità attivate dagli artisti nel corso della loro creazione.
Ogni opera è accompagnata da una scheda di approfondimento concettuale sulla storia e il contesto in cui ciascuna di esse è nata, e tutte sono messe a disposizione del pubblico da parte degli artisti, che su richiesta specifica le sottrarranno all’allestimento nel museo per darle singolarmente in prestito ai richiedenti. Il pubblico diventa così protagonista diretto del flusso di informazioni innescato dal dispositivo relazionale della mostra, mediante un coinvolgimento di responsabilità e di consapevolezza partecipativa verso le opere che ridisegna al tempo stesso i contenuti della mostra, in una dinamica di entrata-uscita dei lavori dallo spazio della GAM.
L’intervento degli artisti è completato da un’installazione collocata sul prato nell’area di ingresso della GAM e disegnata in somiglianza funzionale alle mangiatoie per il bestiame d’allevamento. La sera dell’inaugurazione l’installazione servirà ad ospitare un rinfresco per il pubblico, divenendo strumento di aggregazione e socialità mediante una forma ibrida, capace di mettere in prossimità tra loro le forme della convivialità umana con quelle del mondo animale.

Andrea Caretto (1970) e Raffaella Spagna (1967) lavorano insieme stabilmente dal 2002, esponendo in istituzioni pubbliche e private in Italia e soprattutto all’estero. Collaborano con il Centro di Ricerca Interuniversitario IRIS (Istituto di Ricerche Interdisciplinari sulla Sostenibilità) dell’Università di Torino e Brescia e con la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Torino. Sono tra i fondatori dell’associazione di artisti “Diogene”, che tra le varie attività promuove la residenza internazionale per artisti “Diogene Bivaccourbano” - www.progettodiogene.eu. Vivono e lavorano a Torino.

Con il titolo Vitrine la GAM di Torino offre uno spazio alla giovane ricerca artistica piemontese, dando voce ad artisti che si stanno distinguendo con la loro opera nel panorama artistico nazionale. Il progetto è suddiviso in cicli e prevede per ogni fase l’impegno di un diverso curatore, chiamato a individuare un tema e una selezione di artisti che esporranno opere inedite realizzate appositamente per gli spazi della galleria, con il fine ultimo di presentare al pubblico un’ampia vetrina significativa della produzione artistica del nostro territorio.
Primo ciclo: Con gli occhi chiusi
a cura di Luigi Fassi dal 27 settembre 2011 al 31 luglio 2012
La prima parte di Vitrine è affidata al giovane curatore torinese Luigi Fassi, che ha selezionato otto artisti torinesi, attivi singolarmente o in coppia, nati tra gli anni Sessanta e gli Ottanta. Il titolo del suo ciclo Con gli occhi chiusi prende a prestito il titolo del romanzo di esordio di Federigo Tozzi del 1918. La miopia del protagonista adombrata dal racconto di Tozzi costringe a un diverso accesso all’esperienza del mondo, in un’indeterminazione che allunga e distorce non solo la visione esterna, ma anche quella dell’interiorità. La metafora novecentesca di Con gli occhi chiusi costituisce un’ipotesi di lettura dei lavori degli artisti coinvolti dal curatore, dando risalto alla loro volontà di presentare prospettive di margine e rimozione.
Con gli occhi chiusi. Gli artisti selezionati: Renato Leotta (1982), Gianluca e Massimiliano de Serio (1978), Isola e Norzi (Hilario Isola e Matteo Norzi 1976), Alessandro Sciaraffa (1976), Caretto e Spagna (Andrea Caretto 1970 e Raffaella Spagna 1967).