domenica 29 aprile 2012

PIERRE JOUVANCEAU: IL CINEMA DI SILHOUETTE - LE MANI 2004


PIERRE JOUVANCEAU
IL CINEMA DI SILHOUETTE
Le Mani, 2004

Alcune figure, nere ed enigmatiche, si muovono sullo schermo immerse in una pozza luminosa, schiave di un perpetuo controluce: niente traspare dalla loro superficie opaca, né colore, né dettagli, né volume, né rilievi. Attori che non sono esseri umani, per quanto ne abbiano l’aspetto, né personaggi dei disegni animati, per quanto siano anch’essi animati fotogramma per fotogramma; sono semplici pupazzi piatti con la particolarità di essere totalmente neri: di essere, in sostanza, silhouette. Le avventure del Principe Achmed, primo lungometraggio in silhouette della storia del cinema, da solo è bastato a rendere immortale il nome di Lotte Reiniger, ma ha finito per eclissare le sue altre opere e relegare nell’ombra gli altri autori che si sono dedicati, per tutto il XX secolo, a questo genere di animazione così particolare. Uno degli scopi di questo libro è proprio quello di riportare alla luce il piccolo sottobosco che si nasconde all’ombra di quel gigantesco albero che è il Principe Achmed, mostrando che il cinema di silhouette è costituito da un insieme di opere coerenti, retto da un certo numero di leggi e di regole specifiche che ne fondano la legittima riconoscibilità, e insieme cercando di comprendere i meccanismi della cosiddetta “rappresentazione in silhouette”, di penetrare il segreto di queste misteriose figure nere che rivelano così tanto senza mostrare nulla.