martedì 24 aprile 2012

DELIO GENNAI: LUNA CRESCENTE, SOPRA LE MACERIE - GEDOK MUNCHEN




DELIO GENNAI
LUNA CRESCENTE, SOPRA LE MACERIE
Gedok Munchen
Elisabethstr. 13 - Munich
25/4/2012 - 11/5/2012

In questa installazione, creata appositamente per galleria Gedok Monaco di Baviera, Delio Gennai rielabora un’ormai dimenticata testimonianza delle guerre turche del XVII secolo.
Si tratta di uno stendardo ottomano, esposto per circa 200 anni nel Duomo Frauenkirche di Monaco di Baviera come simbolo della vittoria cristiana sugli Ottomani. La bandiera andò persa durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale e solo qualche foto ne documenta l’esposizione come trofeo di guerra nel Duomo.
Accanto alla leggendaria spada di Maometto, con la quale dapprima Maometto stesso poi più tardi anche il genero Alì ottenne le prime vittorie delle forze dell'Islam, il tema della mezzaluna (in arabo: Hilal) ha assunto con il tempo una posizione centrale negli stendardi islamici. Soprattutto sotto l’impero ottomano, la mezzaluna divenne il signum dell'Islam. Sotto il titolo "Luna crescente - sopra le macerie" Delio Gennai fa resuscitare virtualmente l’ormai scomparsa "bandiera turca" della Frauenkirche rimuovendo i simboli dello stendardo dal loro nesso originario e dirigendo l’attenzione dello spettatore su di essi.
Tramite la sua tecnica fatta di giochi di materialità, trasparenza e impenetrabilità, luci e ombre, l’artista stimola a riflettere sulle combinazioni e sulle contraddizioni dei simboli delle bandiere e sulle loro connotazioni politiche e storiche.
L’approccio artistico, informale e libero con i modelli dai quali nascono le opere, innalza il lavoro dell’artista al di là della semplice rappresentazione documentativa, invitando lo spettatore a riflettere ulteriormente sui simboli e sui loro significati.
In questo modo è fornito un ponte di riflessione sul presente, dominato dalla continua lotta per la libertà e per l’autodeterminazione, tema attuale e centrale nel mondo musulmano.
Che cos'è la libertà e chi può definire che cos’è luce e che cos’è ombra?
Per esplorare queste possibili interpretazioni, la mostra sarà accompagnata da "Tell us about the splittered flag", un programma composto di tre brevi presentazioni. Oltre alla "biografia" dello stendardo e agli eventi storici correlati a esso, durante le tre serate verrà tracciato un percorso che metterà in evidenza la continuità storica dell’uso dei simboli islamici e della loro costante influenza sull’arte fino ai giorni nostri. Il programma si concluderà con la presentazione del film "Donne senza uomini" della regista iraniana Shirin Neshat.

Delio Gennai
L’artista pisano Delio Gennai studia e rielabora i motivi islamici presenti nei monumenti della sua città natale, dove vive e lavora. Il suo interesse si rivolge in particolar modo alle bandiere islamiche, un tempo esposte come trofei di vittoria sulla flotta ottomana nella chiesa di Santo Stefano di Pisa.
È soprattutto la “rappresentazione dimostrativa” di queste bandiere, in parte elaborate in modo estremamente fastoso, ad ispirare a Delio Gennai numerose delle sue opere, spingendo l’artista a confrontarsi intensamente con le strutture e i motivi.
Selezione Mostre Personali: 2010 "Delio Gennai - Consonanze" Centro per l'Arte Otello Cirri, a cura di Ilario Luperini, Pontedera PI 2009 "Pensieri sospesi" a cura di Maria Francesca Pepi ex Fornace Pasquinucci di Capraia FI, 2008 "Invasione al Castello" del Museo Archeologico Castello di San Giorgio a La Spezia, 2007 "AFFIORAMENTI" Museo Nazionale di San Matteo a cura di Ilario Luperini, Pisa.
Selezione Mostre collettive: 2011 "nel Liber tà" SMS centro San Michele degli Scalzi, Espositivo Symbiosis, Studio Gennai, Edizioni ETS e Biblioteca La Sapienza, a cura di Studio Gennai di Pisa, 2010 "BREEZE ATTRAVERSO LA FORESTA" medialia ... Rack e ostacolano Gallery, New York, 2008 Jean Cocteau Le Joli Coeur "Omaggio alla Moda mar Un Seduttore" Centro Culturale Francese, Palazzo delle Stelline, Milano, 2006 "Quarto Artsts Intenational dei Fiera del Libro" The King St. Stephen Museum / Galleria d'arte CITU - Deak Collection, Székesfehérvár, Ungheria.