domenica 18 marzo 2012

MARINA ABRAMOVIC - THE ABRAMOVIC METHOD - PAC, MILANO



MARINA ABRAMOVIC
THE ABRAMOVIC METHOD
a cura di Diego Sileo ed Eugenio Viola
Padiglione d'Arte Contemporanea - PAC
via Palestro, 14 - Milano
dal 19/3/2012 al 10/6/2012

Icona di tutte le forme di espressività legate al corpo, Marina Abramovic è oggi uno dei protagonisti più affascinanti e magnetici del nostro tempo, dalla cui vicenda artistico-esistenziale è imprescindibile la storia stessa delle arti performative. Pioniera della performance dagli anni '70, premiata con il Leone d’Oro alla Biennale del 1997, l’artista ha spesso superato i propri limiti fisici e psicologici, ha messo in pericolo la sua incolumità, infranto schemi e convenzioni, scavato nelle proprie paure e in quelle di chi la osservava, portando l'arte a contatto con l'esperienza fisica ed emotiva, collegandola alla vita stessa.
The Abramovic Method nasce da una riflessione che Marina Abramovic ha sviluppato partendo dalle sue ultime tre performance: The House With the Ocean View (2002), Seven Easy Pieces (2005) e The Artist is Present (2010), esperienze che hanno segnato profondamente il suo modo di percepire il proprio lavoro in rapporto al pubblico.
“Nella mia esperienza, maturata in quaranta anni di carriera, sono arrivata alla conclusione che il pubblico gioca un ruolo molto importante, direi cruciale, nella performance”, dichiara Marina Abramovic. “Senza il pubblico, la performance non ha alcun senso perché, come sosteneva Duchamp, è il pubblico a completare l’opera d’arte. Nel caso della performance, direi che pubblico e performer non sono solo complementari, ma quasi inseparabili”.
Con The Abramovic Method sarà proprio il pubblico, guidato e motivato dall’artista, a vivere e sperimentare le sue “installazioni interattive”. Le opere – con cui il pubblico potrà interagire rimanendo in piedi, seduto o sdraiato – sono impreziosite da vari minerali: quarzo, ametista, tormalina. Un percorso fisico e mentale che trasforma gli spazi del PAC in un’esperienza fatta di buio e luce, assenza e presenza, percezioni spazio-temporali alterate. Un percorso dove le persone potranno espandere i propri sensi, osservare, imparare ad ascoltare e ad ascoltarsi.
Per enfatizzare il ruolo ambivalente di osservatore e osservato, di attore e spettatore, Marina Abramovic ha scelto di mettere alla prova il pubblico anche nell’atto apparentemente semplice dell’osservazione distante: una serie di telescopi permetteranno ai visitatori di osservare dal punto di vista macroscopico e microscopico coloro i quali sceglieranno di cimentarsi con le interactive installations.
È questo il “Metodo Abramovic”, che l’artista ha sperimentato su se stessa in anni di dedizione e ferreo autocontrollo. Un processo il cui acme è rappresentato dall’estenuante performance realizzata al MoMA nel 2010, dal titolo The Artist is Present. In questa pièce, il più lungo assolo realizzato da Abramovic finora, l’artista si esibiva ogni giorno nelle ore di apertura del museo: seduta in assoluto silenzio a un tavolo nell’atrio, invitava i visitatori a sedersi di fronte a lei per tutto il tempo desiderato, nell’ambito degli orari del museo. L’artista non aveva alcuna reazione di fronte ai partecipanti, tuttavia il loro coinvolgimento costituiva il completamento dell’opera, permettendo loro di vivere un’esperienza personale con l’artista e con la performance stessa.
Un’installazione monumentale, proposta per la prima volta in Italia, ricostruirà questa performance memorabile, accogliendo i visitatori e al tempo stesso introducendo lo scenario del “Metodo Abramovic”.
Questo metodo è nato dalla consapevolezza che l’atto performativo è in grado di operare una trasformazione profonda in chi lo produce, ma anche nel pubblico che lo osserva. In un’epoca in cui il tempo è un bene davvero prezioso, ma altrettanto raro, Marina Abramovic chiede allo spettatore/attore di fermarsi e fare esperienza del “qui e ora”, di ciò che prima di tutto lo riguarda: se stesso e il modo di relazionarsi con ciò che lo circonda.
Una selezione di opere del passato che ne condividono gli stessi principi, aiuterà i visitatori ad approfondire il “Metodo Abramovic”. Da Dozing Consciousness (1997) a Homage to Saint Therese (2009), i suoi lavori sono accomunati dalla ricerca instancabile di un’espansione “energetica” della percezione, che contamina tradizioni e saggezze arcaiche con la realtà contemporanea.
In mostra sarà proiettato un estratto del film “MARINA ABRAMOVIĆ - THE ARTIST IS PRESENT”, diretto da Matthew Akers, una produzione Show of Force per HBO, in coproduzione con AVRO Television e in collaborazione con GA&A Productions, distribuito in Italia da GA&A Productions e Feltrinelli Real Cinema, che hanno reso possibile l’anteprima italiana a Milano il 22 marzo, in contemporanea con l’apertura della mostra al PAC. Il film ha vinto a febbraio il Premio del pubblico al Festival di Berlino 2012.
L’Accademia di Brera, università ufficiale della mostra, ha selezionato un gruppo di studenti che verranno formati da Marina Abramović e guideranno il pubblico dal 26 marzo come depositari del suo Metodo.
Il progetto è coordinato da MARTE, che ha ideato e organizzato anche le attività didattiche in mostra con il contributo del Gruppo COOP Lombardia.

A Milano “il Metodo Abramović” si articolerà anche in diversi appuntamenti:
Martedì 20 marzo, presso la Galleria Lia Rumma, inaugurerà una seconda mostra di Marina Abramović dal titolo With Eyes Closed I See Happiness, i cui lavori offrono una sorta di chiave di lettura del suo “Metodo”.
Giovedì 22 marzo, all’Apollo spazioCinema di Milano - ore 20.00 e 22.15 - sarà presentato in anteprima nazionale il film “MARINA ABRAMOVIĆ - THE ARTIST IS PRESENT”, diretto da Matthew Akers, una produzione Show of Force per HBO, in coproduzione con AVRO Television e in collaborazione con GA&A Productions, distribuito in Italia da GA&A Productions e Feltrinelli Real Cinema. Sul sito http://www.spaziocinema.info/ è aperta la prevendita dei biglietti.
Il catalogo, a cura di Diego Sileo ed Eugenio Viola, è pubblicato da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE con testi tra gli altri di Renato Barilli, Achille Bonito Oliva, Germano Celant, Gillo Dorfles, Antonello Tolve, Angela Vettese e Neville Wakefield.

mostra prodotta da:
PAC Padiglione d’Arte Contemporanea
24 ORE Cultura - Gruppo 24 ORE

performance
s - gruppi da 21 persone a turno
- prenotazione obbligatoria
- durata della performance: 2 ore

turni performances
• dal 21 marzo al 24 marzo (con Marina Abramovic):
- 21, 22 e 24 marzo 4 turni, inizio alle ore 10:00/ 12:30/ 15:00/ 17:30
- 23 marzo 5 turni, inizio alle ore 10:00/ 12:30/ 15:00/ 17:30/ 20:00

• dal 25 marzo al 10 giugno:
- il lunedì: 2 turni, inizio alle ore 15:00/ 17:30
- dal martedì alla domenica, 4 turni, inizio alle ore 10:00/ 12:30/ 15:00/ 17:30
- il giovedì: 5 turni, inizio alle ore 10:00/ 12:30/ 15:00/ 17:30/ 20:00