martedì 21 febbraio 2012

PIERO BORAGINA: VITA DI GIORGIO LABO' - ARAGNO 2012

PIERO BORAGINA
VITA DI GIORGIO LABÒ
Aragno, 1/1/2012 


Giorgio Labò era nato il 29 maggio 1919, figlio unico di una coppia di intellettuali. Trovò la sua strada nell’architettura, nella critica d’arte, nella letteratura e nell’opposizione al regime nazi-fascista. L’esito della sua esistenza fu drammatico: il 7 marzo 1944 venne fucilato dalla SS a Forte Bravetta. La vita di Giorgio - raccontata per la prima volta in questo libro, anche attraverso le sue lettere inedite e i suoi scritti – è messa in risalto nella sua esemplare linearità. 

Camillo Sbarbaro, suo insegnante di greco, di lui scrisse: «A Giorgio devo d’aver conosciuto dappresso un eroe». E Giorgio eroe lo fu nella morte e nella breve vita, mettendo nel suo impegno umano e culturale la passione inesausta di un giovane che voleva, attraverso l’arte e la letteratura, darsi ragione di come funzionasse la «macchina del mondo». Giorgio Labò era nato il 29 maggio 1919, figlio unico di una coppia di formidabili intellettuali. Trovò la sua strada nell’architettura, nella critica d’arte, nella letteratura e nell’opposizione al regime nazi-fascista. L’esito della sua esistenza fu drammatico: il 7 marzo 1944 venne fucilato dalla SS a Forte Bravetta. La vita di Giorgio - raccontata per la prima volta in questo libro, anche attraverso le sue lettere inedite e i suoi scritti – è messa in risalto nella sua esemplare linearità: sia ch’egli scriva di critica d’arte, sia che confezioni esplosivi per le formazioni dei Gap romani. Giorgio Labò coniugò, esemplificandola, la felicità intellettuale con il rigore morale. 


Pietro Boragina è nato a Genova. Laureato in Lettere, dopo essersi dedicato all’insegnamento e aver frequentato la scuola di teatro allo Stabile della sua città, fonda, con Luzzati e Conte, il Teatro della Tosse prendendo parte, come regista e attore, a molti spettacoli. Ha collaborato con Enriquez, Trionfo, Scaparro, Micol, Bacalov, Risi. È stato aiuto-regista di Alberto Lattuada. Pittore, della sua opera si sono occupati, in mostre personali e collettive, critici e letterati: Luzi, Calvesi, Consolo, Luzzati, Marcenaro, Pressburger, Beringheli, Dragone. Nel 2011, presentato da Emanuele Severino, è stato invitato alla 54. Biennale d’Arte di Venezia – Padiglione Italia. Dal 1991, ‘ricostruendo’ atmosfere, ambienti e temperie culturali che hanno legato l’arte figurativa alla letteratura, ha curato, in Italia e all’estero, numerose mostre dedicate al mondo dei viaggiatori stranieri – Viaggio in Italia –; a quello delle avanguardie storiche – Russia & Urss – e agli universi poetici di Montale, Rimbaud, Leopardi, Stendhal, Valéry.