sabato 14 gennaio 2012

JAMES BROWN: NEL VACUO COSMO - GLOBART GALLERY, ACQUI TERME


JAMES BROWN
NEL VACUO COSMO
Globart Gallery
via Aureliano Galeazzo 8 - Acqui Terme
dal 14-01-2012 al 25-02-2012

In concomitanza con la personale “Firmament” di James Brown alla GAM di Torino la Globart Gallery di Acqui Terme, a testimonianza di una costante attenzione per i protagonisti dell’arte contemporanea, presenta nei propri locali una mostra dell’Artista americano.

James Brown, nato a Los Angeles (California) nel 1951, ha studiato pittura e tecniche di stampa all’Immaculate College a Hollywood e tecnica litografica all’Ecole de Beaux Arts a Parigi e ha ricevuto il suo B.F.A. (Bachelor of Fine Arts, laurea in arte) dall’ Immaculate Heart College nel 1974. Ancora studente si trasferisce da Los Angeles a Parigi, dove vive e lavora per 7 anni. Nel 1978 realizza la sua prima esposizione museale al Gemeentemuseum, ad Arnheim in Olanda, e tiene la prima personale a Parigi.
Nel 1979 Brown si trasferisce a New York dove, nel 1983, realizza le sue prime esposizioni negli Stati Uniti presso la Nature Morte Gallery e la Tony Shafrazi Gallery, sempre di New York, dove si unisce ad altri giovani artisti emergenti come Keith Haring, Kenny Scharf, Donald Baechler e Jean–Michel Bascquiat. In questo periodo instaura un rapporto di profonda stima con Leo Castelli a New York e Lucio Amelio a Napoli.
Il catalogo ragionato della sua opera grafica è stato pubblicato a Parigi nel 2000. Anche se è conosciuto soprattutto per i suoi dipinti e stampe sperimentali, ha anche una lunga storia con altri materiali: ceramiche, tessili e libri d’artista. Nel 1995 James Brown si trasferisce a Oaxaca, in Messico, dove ha fondato con la moglie Alexandra la “Carpe Diem Press”, invitando i maggiori artisti e scrittori per creare edizioni limitate.
I suoi lavori si trovano in diverse collezioni pubbliche tra cui il Museum of Modern Art di New York, il Metropolitan Museum of Art di New York, il Whitney Museum di New York, il Musèe Pompidou di Parigi e il Museo Tamayo di Città del Messico. Dopo aver vissuto 10 anni a Oaxaca, si è trasferito a Merida, sempre in Messico, ed ora vive e lavora tra Merida e Parigi.

L’esposizione alla Globart comprende opere in sintonia con quelle presentate alla Galleria d’Arte Moderna del Capoluogo piemontese: si possono così osservare tele e carte sulle quali vagano figure biomorfe e gangli atomici sprofondati in un vacuo cosmo tra scienza e fantasia.
Alcune opere testimoniano anche, come ha evidenziato Anna Musini, la grande attenzione che l’Artista ripone «nella scelta del supporto prediligendo carte pregiate e tessuti, quale il lino» e nella selezione dell’impasto dei colori «come nell’esecuzione di un rituale alchemico».
Sono inoltre presenti opere comprese nel ciclo “Opera contro natura” esposte nel 2003 alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea della Repubblica di San Marino, dove James Brown (scrive Renato Barilli) «… ha ritagliato stoffe uscite dalla fantasia sfrenata dell’Estremo Oriente, sontuosi tessuti solcati da motivi animali e vegetali, allacciati in modi sofisticati e capricciosi; o, al contrario, da stoffe più austere caratterizzate da quei motivi a quadretti che diciamo “scozzesi”».