domenica 22 gennaio 2012

ENZO MINARELLI: BANDIERA - CINEMA LUMIERE, BOLOGNA


ENZO MINARELLI
BANDIERA
a cura di Carlo Ansaloni
Atrio del Cinema Lumière
via Azzo Gardino 65b - Bologna
dal 23/1/2012 al 6/2/2012

La Bandiera, realizzata per la prima volta nel 1989, (L’Immagine elettronica, Pac, Ferrara), riprende ora a sventolare seguendo ancora i ritmi del poema sonoro Regina, dedicato alla parola più lunga del lessico italiano, precipitevolissimevolmente, regina pertanto tra le parole italiane e omaggio alle dolci, morbide, ampie italiche sonorità e all’Italia stessa. La Bandiera è essenzialmente un inno romantico perché si apre alla vita, ai suoi infiniti aspetti e motivi, ai richiami dell’esistenza, capta i segnali di una vita vissuta intensamente, ove l’intimità dell’io s’effonde liberamente (il classico io-mondo), ed è nel contempo irrazionale perché fa leva sull’istinto primordiale del poeta sciamano, imprevedibile nel labirinto della fantasia, ma assume anche un tratto razionale: il poema viene costruito con una precisa coscienza estetica e mirata operosità, i tre schermi tricolori assumono la funzione di finestre aperte verso quanto ci scorre attorno, il verde richiama il verdetto, l’essere al verde, la trionfalistica musicalità verdiana impressa nelle mille lire, (moneta corrente dell’epoca ante euro), il bianco va in relazione con la biancheria intima, il rosso s’accosta al toro, alle labbra, al Capitale di Marx, a un pizzico di Che Guevara; l’andatura sventolante della bandiera viene ulteriormente corroborata dall’assetto visivo delle parole, vere poesie concrete ma in movimento, precipite indica la verde caduta, volissime la bianca solidità della staticità razionale, e volmente il rosso spiccare il volo nel cielo azzurro. A chi transita nei pressi de La Bandiera, parafrasando Luciano Anceschi, ricordo semplicemente che un enviroment polipoetico non lo si ascolta o lo si vede, si convive con esso. Enzo Minarelli agosto 2011 Bologna Ottobre 2011 Note per la presentazione de: LA BANDIERA di Enzo Minarelli LA BANDIERA, videoscultura del poeta sonoro Enzo Minarelli, è un ritorno alle origini della sua creazione e alla sua prima relazione con la Cineteca di Bologna. Negli anni 80 e fino agli inizi dei 90, La
Cineteca, allora diretta da Vittorio Boarini, organizzava un festival, L’IMMAGINE ELETTRONICA, con l’intento d’indagare la relazione fra il nuovo modo elettronico di produrre immagini in movimento e il cinema. La manifestazione, di carattere internazionale, era realizzata in collaborazione con il CentroVideoArte della Galleria d’Arte Moderna di Ferrara diretto da Lola Bonora.
Le ultime edizioni della IE si tennero a Ferrara e, come di consueto, accanto al programma principale il CVA organizzò, come manifestazioni collaterali, alcune mostre di artisti che usavano il video come mezzo espressivo. Ed ecco che nel contesto nell’edizione 1989 dell’IE, LA BANDIERA di Enzo Minarelli, venne presentata al Padiglione di Arte Contemporanea di Ferrara nel maggio di quell’anno. L’opera mediale, le cui intenzioni artistiche sono illustrate nel testo di Minarelli che precede questo scritto, è stata prodotta dal CVA nel solco della collaborazione con il poeta sonoro iniziata nel 1982, quando Minarelli presentò alla Sala Polivalente di Ferrara la performance dal titolo “DIARIO COME il divenire dell’immagine in scrittura e della scrittura in suono” Per chi non conosce l’attività della Sala Polivalente, va detto che in quegli anni era parte integrante della Galleria d’Arte Moderna di Ferrara. Nelle intenzioni di Lola Bonora la Sala Polivalente diventò ben presto un luogo deputato alla presentazione al pubblico di opere artistiche di carattere multimediale. Vi si poteva assistere, anche con cadenza trisettimanale, ad un programma di film sperimentali, concerti jazz e di musica contemporanea, performance d’artisti, opere di teatro sperimentale e non ultimi festival di videoarte e di musica. La scelta di presentare al pubblico un programma polivalente era funzionale e integrativo della attività di ricerca condotta dal Centro nel campo della videoarte; quando si scopri appunto, che il linguaggio della Videoarte era il prodotto dell’ elaborazione di linguaggi artistici come il cinema. La televisione, il teatro la musica e la poesia.
Per noi del CVA (chi scrive è stato responsabile delle produzioni del Centro) fu quindi un passaggio naturale quello di iniziare a produrre progetti artistici come la realizzazione di una serie di video con il poeta Minarelli. Il nostro interesse nel suo percorso artistico era basato non solo sull’alto livello delle sue opere, ma anche sull’interessante ribaltamento delle gerarchie che il suo approccio artistico portava con sé: pur essendo la Videoarte luogo di confronto e fusione di diversi linguaggi espressivi, molto spesso la parte sonora veniva usata come complemento delle immagini che avevano quindi la priorità progettuale. Minarelli cambia il senso di marcia. Con lui si parte dal testo sonoro, dalla poesia sonora, e si completa l’opera con immagini che “stiano in relazione con il testo audio” . Questa pratica in quegli anni era molto sviluppata nel campo della promozione di brani di musica rock pop e di consumo come i video clips che appunto ricreavano un immaginario attorno ai testi e alle esecuzioni delle canzoni. Non resta che ringraziare l’attuale direttore della Cineteca di Bologna, Gianluca Farinelli per avere permesso, con la presentazione de LA BANDIERA al Cinema Lumière di Bologna, in occasione di Arte Fiera 2012, il recupero e il restauro di un’opera che conserva una presenza ancora attuale e di chiudere con essa un anello di un percorso che è insieme poetico ed artistico. Per rendere più completo il senso dell’attività artistica di Enzo Minarelli in quegli anni, viene presentata una rassegna di opere video di Enzo Minarelli prodotte sia dal CVA che dall’artista stesso. Carlo Ansaloni Carlo Ansaloni ed Enzo Minarelli, in Cineteca durante un sopralluogo, Bologna, agosto 2011.

La Videopoesia di Enzo Minarelli Videopersonale 1984-2011
a cura di Carlo Ansaloni

1 Wow flutter stop, 5’, 1984, Centro VideoArte Ferrara, Palazzo dei Diamanti. (Un’opera coraggiosa che ripropone il tema del ricordo, wow e flutter indicano il rumore delle bobine di un registratore audio che è il vero protagonista con i suoi rimandi al passato, fino ad un finale improvviso, il suono si dilata in un concerto di ritmi provocati dal tasto ‘stop’in una tipica atmosfera beckettiana)
2 Chorus, 4’ 1984, Centro VideoArte Ferrara, Palazzo dei Diamanti. (Un video originale che rivela lo stretto rapporto tra la litania del suono e le ambiguità delle immagini religiose, scritture visive sulla facciata del Duomo di Ferrara intesa come pagina vuota)
3 Volto pagina, 15’, 1986, Centro VideoArte Ferrara, Palazzo dei Diamanti. (Un’opera che utilizza per la prima volta, supporti tecnologici molto sofisticati, ricca di novità televisive e suggestioni concettuali, sfrutta poemi sonori dove la voce assume il ruolo di prima donna, oscillando tra oralità e vocalità)
4 Videopoema, 5’, 1987, Centro Arte Diputación de Zaragoza, Spagna - Centro VideoArte Ferrara, Palazzo dei Diamanti. (Opera esemplare per semplicità ed efficacia di esecuzione, la parola base ‘poema’ trova il suo corrispettivo visuale in immagini di cartoni animati in continua evoluzione, un micro-macro cosmo, summa di quanto succede in una vita nello spazio di cinque minuti)
5 Videoregina, 5’, 1991, Centro VideoArte Ferrara, Palazzo dei Diamanti. (La parola più lunga del lessico italiano, precipitevolissimevolmente, ispira un poema sonoro in piena regola sostenuto da immagini correlate ai colori scelti, quelli della bandiera italiana, e arricchito da scritture in movimento che trasformano lo schermo in pagina mobile)
6 Con Sonanti 5’, 1993, PUC San Paolo, Brasile, Centro VideoArte Ferrara, Palazzo dei Diamanti. (Suonare con le consonanti, comunicare con le consonanti considerate come entità linguistiche autosufficienti in un assetto rigorosamente optofonico, un tentativo per demolire gli sbarramenti linguistici dei singoli nazionalismi)
7 Berlino, il 31 dicembre 2009, 7’17, Archivio 3ViTre di Polipoesia, Cento, 2011. (prima assoluta) (Interamente girato nel cimitero monumentale di Berlino, il videopoema dedicato ad Arno Holz, vuole rievocare la figura del grande poeta autore del Phantasus (1898-99), le cui poesie opportunamente sonorizzate fungono da colonna sonora, mentre è in atto una vera performance sulla sua tomba)
8 Em Lisboa, 4’45”, Archivio 3ViTre di Polipoesia, Cento, 2011. (prima assoluta) (Un libero, sentito, riverente omaggio a Fernando Pessoa, cui il videopoema è dedicato, alla Casa Pessoa, oggi nota istituzione culturale della sua città Lisbona, un videopoema pieno di sonorità reali, casuali, linguistiche e rumoriche, poste in relazione con la sua stessa calligrafia, il suo essoterismo ed esoterismo) SI ringrazia per l’allestimento della videoinstallazione Ditta Fornaciari, carpenteria metallica, Bevilacqua, (Renazzo) Ferrara. Malimpensa Giuliano, noleggio impianti audio-video, Ferrara

Omaggio ad Enzo Minarelli:
Tutta la sua Videopoesia 1984-2011 Sala Officinacinema/Mastroianni
Cineteca-Cinema Lumière via Azzo Gardino 65b 23 gennaio 2010 ore 18.00